contatore free
Skip to main content
Marchio International Federation

Una storia lunga 160 anni

Da Henry Dunant al Movimento Internazionale della Croce Rossa. Principi e progetti. 

L’Associazione della Croce Rossa Italiana,

organizzazione di volontariato, ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Associazione di alto rilievo, è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. La CRI fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi.

Il Movimento Internazionale della Croce Rossa

è un’organizzazione istituzionalizzata nel 1928 dalla XIII Conferenza Internazionale dell’Aja e coordina numerosi membri: il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e le Società Nazionali.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa

ha sede a Ginevra, è una organizzazione neutrale e indipendente che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime delle guerre e delle violenze armate; nei conflitti armati il CICR è responsabile delle attività internazionali di soccorso di tutto il Movimento.

La Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa ha sede a Ginevra.

La sua attività specifica è quella di agire in qualità di organo permanente di coordinamento tra le Società Nazionali e portare ad esse assistenza, soccorso alle vittime delle catastrofi, organizzando e coordinando l’azione di soccorso a livello internazionale delle Società Nazionali; inoltre si impegna a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove Società Nazionali e a collaborare con il CICR nella diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Alla Federazione aderiscono 190 Società Nazionali.

Le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

create in origine per soccorrere i soldati feriti o malati affiancando i servizi sanitari delle Forze Armate, le Società nazionali svolgono ora numerose attività sia in tempo di pace che in tempo di guerra come ausiliarie dei poteri pubblici. In base al principio di Universalità tutte le Società Nazionali hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente. Il rapporto tra società nazionali consorelle è paritario e prioritario, pertanto qualsiasi operazione in un paese estero deve necessariamente avere l’accordo della croce rossa o mezzaluna rossa locale.

I Sette Principi fondamentali

Garanzia e guida delle azioni sono i sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa, che ne costituiscono lo spirito e l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità. Adottati nella 20a Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell’ottobre del 1965, i Principi Fondamentali sono garanti dell’azione del Movimento, ma anche della CRI e di ogni suo singolo volontario.

La storia della Croce Rossa

“Nell’Ospedale e nelle chiese di Castiglione sono stati depositati, fianco a fianco, uomini di ogni nazione, Francesi, Austriaci, Tedeschi e Slavi, provvisoriamente confusi nel fondo delle cappelle. Non hanno nemmeno la forza di muoversi nello stretto spazio che occupano. (…) Mi diceva qualcuno di questi infelici “Ci abbandonano, ci lasciano morire miseramente, eppure noi ci siamo battuti bene!”. Malgrado le fatiche che hanno sopportato, malgrado le notti insonni, essi non riposano e, nella loro sventura, implorano il soccorso dei medici e si rotolano disperati nelle convulsioni che termineranno con il tetano e la morte”.

Henry Dunant
“Un souvenir da Solferino”

Fondazione e Origini (1864-1914)
La Croce Rossa Italiana è nata a Milano il 15 giugno 1864 secondo i documenti ufficiali. Il dottor Cesare Castiglioni presiedette un comitato sostenuto da personaggi illustri come il generale Enrico Cialdini e il senatore Luigi Torelli per istituirlo come risposta alle idee di Henry Dunant.

L’uomo d’affari svizzero Henry Dunant, nato nel 1828 a Ginevra, in Svizzera, era un grande appassionato di beneficenza. Durante un viaggio d’affari in Italia nel 1859 si trovò nei pressi del campo di battaglia di Solferino, dove si svolse una battaglia decisiva tra franco-sardi e austriaci durante la seconda guerra d’indipendenza italiana.

La Battaglia di Solferino (24 giugno 1859)

Battaglia di Solferino, 24 giugno 1859, uno dei conflitti più violenti dell’Ottocento. L’operazione durò circa 15 ore e coinvolse più di 230.000 soldati, provocando la morte sul campo di circa 40.000 persone. I soldati feriti venivano lasciati soli sul campo di battaglia e soffrivano molto perché non c’erano organizzazione e assistenza medica adeguata.

L’Impatto su Henry Dunant

Profondamente colpito dalla vista dei soldati feriti e dalla mancanza di assistenza, Dunant si adoperò per organizzare i soccorsi con l’aiuto delle donne dei villaggi vicini. Utilizzando risorse proprie, trasformò chiese e edifici pubblici in ospedali improvvisati, cercando di alleviare le sofferenze dei feriti senza distinzione di nazionalità.

Il Libro “Un Souvenir de Solférino”

Al ritorno in Svizzera, Dunant scrisse il libro “Un Souvenir de Solférino” (Un Ricordo di Solferino), pubblicato nel 1862 era la descrizione delle atrocità della battaglia e proponeva la creazione di società di soccorso volontario in tempo di guerra, formate da personale addestrato e protetto da un accordo internazionale.

La Fondazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR)

Le idee di Dunant trovarono presto sostegno. Nel 1863, con l’aiuto di quattro cittadini di Ginevra (Gustave Moynier, Louis Appia, Théodore Maunoir e Guillaume-Henri Dufour), nasce il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). Il comitato si impegnò a promuovere le idee di Dunant e organizzò una conferenza internazionale a Ginevra nel 1864.

La Prima Convenzione di Ginevra

La conferenza portò alla firma della Prima Convenzione di Ginevra il 22 agosto 1864, con la partecipazione di 16 Stati. Questa, stabiliva norme per la protezione dei soldati feriti e del personale sanitario, durante i conflitti armati e riconosceva il simbolo della croce rossa su sfondo bianco, come emblema di protezione.

Eredità di Henry Dunant

Henry Dunant ricevette il primo Premio Nobel per la Pace nel 1901 per il suo ruolo nella fondazione del Movimento Internazionale della Croce Rossa. La sua visione di un’organizzazione umanitaria neutrale e indipendente ha avuto un impatto duraturo sul modo in cui le guerre vengono combattute e come le vittime dei conflitti vengono trattate grazie anche agli invertenti della Croce Rossa.

Primo Intervento

Il primo significativo intervento della CRI avvenne durante la Terza Guerra d’Indipendenza Italiana nel 1866. “Squadriglie di Soccorso” del Corpo Militare della Croce Rossa prestarono soccorso ai feriti della battaglia di Custoza, organizzando ospedali da campo e punti di assistenza.

Corpo delle Infermiere Volontarie della CRI

Il 2 dicembre 1908 si istituisce il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.  Liniziativa fu promossa dalla Regina Elena di Savoia, la quale era profondamente impegnata in attività filantropiche e umanitarie. La Regina Elena volle creare un corpo di donne addestrate che potessero fornire assistenza medica qualificata durante i conflitti e le emergenze.

Sita Camperio Maier, nobile milanese, nel febbraio 1908 costituì la prima scuola di formazione delle IIVV, che di fatto costituisce l’atto  di nascita del corpo delle IIVV

Il corpo si ispirò alla precorritrice dell’assistenza infermieristica in guerra, Florence Nightingale. Sebbene non direttamente collegata alla Croce Rossa, il suo lavoro come infermiera e riformatrice sanitaria durante la Guerra di Crimea (1853-1856), ha ispirato molte delle pratiche di assistenza infermieristica adottate dalla Croce Rossa. La sua enfasi sulla formazione e l’organizzazione delle infermiere influenzò anche lo sviluppo dell’intero corpo.

Le prime volontarie furono reclutate tra le donne della nobiltà e borghesia. Loro avevano il tempo e le risorse per dedicarsi al volontariato.

Le infermiere volontarie ricevevano una formazione specifica in tecniche infermieristiche di primo soccorso e gestione delle emergenze. Questa formazione era fondamentale per garantire la preparazione ad operare in situazioni di crisi, sia in tempo di guerra che in tempo di pace.

Crescita e Consolidamento (1914-1945)

Importante è stato il ruolo della Croce Rossa durante la Prima Guerra Mondiale, che con la presenza del Corpo delle Infermiere Volontarie e il Corpo Militare di Soccorso, gestirono ospedali militari, trasporti sanitari e assistenza ai prigionieri di guerra. Il conflitto contribuì a consolidare l’importanza dell’organizzazione in ambito nazionale.

Seconda Guerra Mondiale

La grande opera di umanità continui nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dove la Croce Rossa Italiana oltre a gestire ospedali e servizi medici, partecipò a operazioni di soccorso durante i bombardamenti e fornì assistenza ai civili sfollati e le Infermiere Volontarie era impegnate in prima linea, prestando servizio in condizioni spesso estremamente difficili. Dopo la guerra, il Corpo ha ampliato le sue attività includendo non solo l’assistenza durante i conflitti, ma anche la risposta a disastri naturali, epidemie e altre emergenze sanitarie.

La Croce Rossa Italiana si concentrò dopo la guerra sulla ricostruzione del paese avviando programmi di assistenza per i profughi e gli sfollati, e iniziò a occuparsi di emergenze civili, come terremoti e alluvioni. Divulgando anche la cultura della prevenzione e la formazione in tempi di pace.

Riconoscimento Ufficiale

Nel 1980, la Croce Rossa Italiana fu riconosciuta come ente di diritto pubblico, il che le conferì un maggiore grado di autonomia e responsabilità nella gestione delle emergenze nazionali.

Espansione delle Attività (1980-2000)

Negli anni ’80 e ’90, amplia la visione e include nuove aree di intervento come la prevenzione delle malattie, la promozione della salute pubblica e l’educazione sanitaria. Inizia a partecipare a missioni internazionali di soccorso in risposta a crisi umanitarie in diverse parti del mondo, tra cui i conflitti nei Balcani e le carestie in Africa.

L’Impegno nel Nuovo Millennio (2000-presente)

Nel XXI secolo, la Croce Rossa Italiana continua ad evolversi. Rafforzando la sua capacità di risposta alle emergenze grazie a una rete di volontari altamente formati e a un uso più esteso delle tecnologie moderne.

Negli ultimi anni, la CRI è stata protagonista in molte emergenze nazionali e internazionali. Ha fornito assistenza durante terremoti devastanti come quello dell’Aquila nel 2009 e quello di Amatrice nel 2016. Ha anche svolto un ruolo chiave nella gestione della crisi migratoria nel Mediterraneo, offrendo supporto e assistenza ai migranti e rifugiati.

Conclusione

La Croce Rossa Italiana rappresenta un pilastro fondamentale del sistema di protezione civile e sanitaria in Italia, con oltre 160 anni di storia è un’istituzione fondamentale che oltre agli interventi in tempi di guerra, risponde alle emergenze con efficienza e compassione, pianificando e investendo in tempi di pace in formazione, divulgazione e prevenzione.

Rappresentiamo un simbolo di speranza e solidarietà per milioni di persone.

Storia a cura del comitato in occasione dei 160 anni.

I Principi

Guida e faro delle azioni dei Volontari della Croce Rossa sono i  sette Principi Fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, che ne costituiscono lo spirito e l’etica: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità. Adottati nella 20ª Conferenza Internazionale della Croce Rossa, svoltasi a Vienna nell’ottobre del 1965, i Principi Fondamentali sono garanti dell’azione del Movimento, ma anche della CRI e di ogni suo Volontario e aderente.

UMANITÀ

Nato dall’intento di portare soccorso senza discriminazioni ai feriti sui campi di battaglia, il Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in campo internazionale e nazionale, si adopera per prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, per far rispettare la persona umana e proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione e la pace duratura fra tutti i popoli.

IMPARZIALITÀ

Il Movimento non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, classe o opinioni politiche. Si sforza di alleviare le sofferenze delle persone unicamente in base ai loro bisogni, dando la priorità ai casi più urgenti.

NEUTRALITÀ

Al fine di continuare a godere della fiducia di tutti, il Movimento si astiene dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere e alle controversie di ordine politico, razziale e religioso.

INDIPENDENZA

Il Movimento è indipendente. Le Società Nazionali, quali ausiliari dei servizi umanitari dei loro governi e soggetti alle leggi dei rispettivi Paesi, devono sempre mantenere la loro autonomia in modo che possano essere in grado in ogni momento di agire in conformità con i principi del Movimento.

VOLONTARIETÀ

Il Movimento è un’istituzione di soccorso volontario non guidato dal desiderio di guadagno.

UNITÀ

Nel territorio nazionale ci può essere una sola associazione di Croce Rossa, aperta a tutti e con estensione della sua azione umanitaria all’intero territorio nazionale.

UNIVERSALITÀ

Il Movimento internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in seno al quale tutte le società nazionali hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente, è universale.

Codice Etico

Il Codice etico e di buona condotta è un codice di comportamento cui hanno l’obbligo di attenersi e conformarsi coloro che, a qualsiasi titolo, fanno parte dell’Associazione della Croce Rossa Italiana e agiscono in essa, con l’obiettivo di promuovere la dignità delle persone in ogni luogo.

Il Codice etico è finalizzato alla realizzazione di un sistema di azioni tese a garantire procedure e comportamenti volti a prevenire attività illegittime o illecite, a migliorare l’efficienza, l’efficacia, la trasparenza dell’azione amministrativa, a soddisfare i bisogni della collettività, informando la stessa dei comportamenti che può attendersi da chiunque opera per conto della Croce Rossa Italiana.

Politica Ambientale

La Croce Rossa Italiana, come parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, è impegnata a ridurre l’impatto ambientale delle proprie sedi e operazioni e si adopera senza riserve per mitigare i cambiamenti climatici e l’impatto negativo che questo fenomeno ha sulla vita delle persone in Italia e nel mondo.

La Politica Ambientale determina i principi e l’impegno che la Croce Rossa Italiana assume per perseguire gli obiettivi relativi alla propria sostenibilità ambientale. 

Strategia 2018 – 2030

Il mandato della CRI è quello di prevenire ed alleviare le sofferenze umane, contribuire alla tutela e alla promozione della dignità della persona, rafforzare la cultura della non violenza, della pace e della solidarietà. Dovremo quindi dotarci di processi operativi e gestionali più efficaci ed efficienti, nonché perfezionare i nostri standard minimi di intervento, per migliorare la trasparenza e la responsabilità nei confronti dei beneficiari, dei donatori e del pubblico esterno. 

La gestione dei progetti in tempo reale consentirà alla CRI di realizzare le attività giuste al momento opportuno, con la necessaria flessibilità per intervenire negli odierni vorticosi contesti di conflitti e di calamità. Per tutte queste ragioni nasce la strategia.